Si muove l’Estate di Michael Jackson
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L’Estate di Michael Jackson ha affermato che oltre due dozzine di nastri inediti di Jackson destinati ad essere messi all’asta sono stati “senza dubbio rubati”.
La vicenda parte lo scorso novembre, secondo quanto riferito, quando il sito web di oggetti da collezione di cultura pop “Gotta Have Rock and Roll” stava pianificando di mettere all’asta una serie di master tapes, che si diceva fossero stati registrati dal musicista nel 1994 presso lo studio “The Hit Factory”. Secondo Billboard, questi nastri erano etichettati come “registrazioni inedite incredibilmente rare”, che si stima sarebbero state vendute fino a 4-5000 euro l’una.
I nastri (stando alle indicazioni riportate sulle incisioni) includevano canzoni intitolate “Oh Love”, “Sexy Love”, “Doing What My Heart” e “New Jelly”. Ogni nastro inoltre sarebbe stato messo all’asta come un “artefatto senza copyright” e che la riproduzione sarebbe stata comunque “STRETTAMENTE vietata” a qualunque acquirente.
Venuti a conoscenza della cosa, i legali di Michael Jackson hanno minacciato di citare in giudizio il sito web, sostenendo che i nastri fossero stati “senza dubbio rubati”. In una lettera datata 29 novembre, l’avvocato immobiliare di Jackson, Jonathan Steinsapir, avrebbe ordinato a “Gotta Have Rock and Roll” di “cessare e desistere da qualsiasi tentativo di mettere ulteriormente all’asta i nastri” e di restituirli immediatamente.
Secondo quanto riportata, Steinsapir avrebbe scritto: “Ne Michael Jackson ne la sua casa discografica, la Sony Music Entertainment, hanno mai venduto o regalato i master tapes delle sue sessioni di registrazione presso The Hit Factory (o altrove). Questi nastri sono stati senza dubbio rubati o prelevati in altro modo senza autorizzazione. Di conseguenza, sono di proprietà della Jackson Estate.”
Il 12 dicembre scorso, l’Estate avrebbe inviato un secondo sollecito, questa volta dall’avvocato Alex Spiro (che in precedenza aveva rappresentato clienti come Jay-Z, Megan Thee Stallion ed Elon Musk). Spiro avrebbe ulteriormente invitato Gotta Have Rock and Roll ad agire nell’interesse dell’Estate di MJ ricevendo però una tiepida risposta dalla casa d’aste.
Fino alla svolta… l’ultima comunicazione di Spiro avrebbe sentenziato: “Scriviamo per informarvi che intendiamo chiedere un ordine restrittivo temporaneo e un’ingiunzione preliminare domani (13 dicembre) alla Corte Suprema di New York. Non esitate a contattarmi in caso di domande. L’azienda avrebbe quindi risposto meno di due ore dopo per approfondire la questione e il giorno successivo i nastri erano stati rimossi dal sito web di Gotta Have Rock and Roll.
In queste ultime settimane non è l’unica volta in cui l’Estate di Michael Jackson abbia dovuto intervenire o esprimere dubbi sulla diffusione e/o vendita di materiale relativo al re del pop. Qualche settimana prima era stata la società svedese “Anotherblock”, dopo aver acquistato i diritti della prima incisione di Michael “Big Boy” dall’inglese “Ayozat” a proporre al grande pubblico la vendita in una sorta di “piccolo azionariato diffuso” che avrebbe consentito ai compratori di ricevere royalties dallo streaming digitale del brano “Big Boy” e da alcune Steeltown sessions dell’epoca.
Anche in quel caso l’Estate aveva fatto sapere di non essere felice dell’operazione ipotizzando una potenziale lesione di diritti propri dell’artista che “in nessun caso avrebbe voluto la diffusione e la commercializzazione di produzioni incompiute e/o non portate a termine”. Nell’occasione erano stati inoltre avanzati dubbi sul fatto che, quelle in possesso di Anotherblock, fossero realmente le “prime” registrazioni in studio del giovane Michael, ipotizzando una possibile pubblicità ingannevole verso la clientela.
In sostanza, una causa legale sarebbe stata dietro l’angolo comprensiva di eventuale risarcimento del danno, nonostante sul sito dell’azienda svedese compaia la “benedizione” di mamma Katherine. Al momento in cui scriviamo entrambe le proposte di acquisto (a 25 e 100$) sono ancora presenti sul sito web di Anotherblock.