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10 ANNI SENZA MICHAEL

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Il ricordo dell’unica vera superstar

Non sembra vero.

Sono già passati dieci anni da quel 25 Giugno 2009 che ha colto tutti di sorpresa. Non ci potevamo credere allora e stentiamo ancora a crederlo oggi. Non di rado scandagliamo i programmi tv sperando, da un momento all’altro, di rivedere il suo sorriso come se niente fosse successo.

Uno come Michael non può morire, pensavamo. Per tutti noi lui era il supereroe amico al quale rivolgersi nei momenti bui, colui che ha illuminato la nostra strada costellata di canzoni e passi di danza. L’artista che più di ogni altro, ha influenzato tutte le generazioni.

Le superstar sono sempre esistite. Hanno sempre avuto il loro fascino, quel senso di onnipotenza, successo e fama che tanto piace ai giovani di ogni epoca. A Michael queste caratteristiche sembrava fossero state date in eccesso. Nessuno prima di lui aveva saputo creare quella magia, quel seguito, quell’isteria che univa fan di ogni parte del mondo ad ogni sua uscita.

Certo, avevamo avuto i Beatles, i Rolling Stones ed Elvis. Ma la gente aveva sempre percepito qualcosa di differente per quanto riguarda Michael. Ed effettivamente è quello che lo ha reso unico, l’essere differente.

Michael Jackson non era solamente l’idolo delle folle. Era un artista che la gente sentiva vicino nonostante fosse così distante. Per molti anni ricordo quanto fosse irraggiungibile. Molto probabilmente neanche per colpa sua. Indimenticabili restano le interviste rilasciate dal manager, Frank Dileo, al posto dell’artista. In alcune occasioni, con a fianco lo stesso cantante, che però rimaneva muto di fronte al giornalista di turno.

Michael ci ha abituato fin da subito a considerarlo differente. E lo era. Differente da tutto e tutti. Unico nel suo genere. Unico nella sua ricerca spasmodica di un briciolo di infanzia portata via troppo presto, unico nella sua generosità palese e sempre unico nel rapporto coltivato con i suoi fan che per lui sono sempre stati la sua famiglia allargata.

Un rapporto, quello con i fan, particolare. Quando sento dire che i fan di Michael sono speciali, ne sono fiero. Questo perchè so come siamo. E so chi fosse il nostro artista preferito. Ho un’età sufficiente per ricordarmi gli ultimi quarant’anni di musica, in tanti sono passati, qualcuno è rimasto, ma nessuno, come Michael Jackson è riuscito ad entrare nei cuori delle persone in questo modo.

Me lo ricordo bene il giorno dell’annuncio della sua prematura scomparsa. Il mondo si è fermato. Per un attimo è che come se tutti si fossero domandati: “Ma ora chi prenderemo in giro?”. In un attimo ci si era resi conto dell’importanza di quell’uomo sulle punte che aveva intrattenuto milioni di persone e che era in grado di far parlare di se anche all’uscita dal dermatologo.

La verità è che nessuno è stato come lui. E nessuno più lo sarà mai. E’ qualcosa che sappiamo tutti. Nessun artista di oggi e di ieri sarà mai in grado di suscitare quello che Michael ha saputo trasmettere a chi lo ascoltava per cinquant’anni.

Artisti così non ne nascono più. Sembra una frase fatta ma è qualcosa che ognuno di noi sa. Ci saranno i grandi artisti, i tormentoni, i fenomeni, ma non ci sarà nessun Michael Jackson tra di loro.

Perchè il mondo della musica aveva sempre avuto Michael da una parte … e tutti gli altri altrove. E ancora oggi che noi lo ricordiamo, il re del pop lo mettiamo in un podio a se, differente da tutto e tutti.

Michael Jackson è stata una stella luminosa, e come le stelle del cielo, non ha mai smesso di brillare, ma anzi, ha diffuso il suo messaggio in tutti coloro che, anche a distanza di dieci anni, portano avanti il suo insegnamento e la sua legacy.

Oggi, dieci anni dopo, brilliamo tutti un po’ di più, grazie a Michael.